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La storia

Aldo moro

L'Istituto Comprensivo "Aldo Moro" di Napoli è presente sul territorio da molti anni anche se con denominazioni diverse ( tra cui Bordiga 3) .

L'istituto, nella conformazione odierna e con questa denominazione, è nato nel 2012 ed è stato dedicato ad Aldo Moro.

 

Aldo Romeo Luigi Moro (Maglie, 23 settembre 1916 – Roma, 9 maggio 1978) è stato un politico, accademico e giurista italiano, cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri, Segretario politico e presidente del consiglio nazionale della Democrazia Cristiana.
Fu rapito il 16 marzo 1978 e ucciso il 9 maggio successivo da alcuni terroristi delle Brigate Rosse.

Riportiamo di seguito alcune delle sue citazione che risultano, nonostante il tempo trascorso, ancora attualissime:

 

« Per quanto si sia turbati, bisogna guardare al nucleo essenziale di verità, al modo di essere della nostra società, che preannuncia soprattutto una nuova persona più ricca di vita e più consapevole dei propri diritti.
Governare significa fare tante singole cose importanti ed attese, ma nel profondo vuol dire promuovere una nuova condizione umana. »
(Aldo Moro, Relazione al XII Congresso della Democrazia Cristiana, Roma, 9 giugno 1973)

 

«Per fare le cose, occorre tutto il tempo che occorre. »
(Corrado Pizzinelli, Moro, Longanesi, 1969)

 

«Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta: la verità è sempre illuminante. »
(Da L'intelligenza e gli avvenimenti: testi, 1959-1978, a cura della Fondazione Aldo Moro, Garzanti, 1979.)

 

«Nessuno è chiamato a scegliere tra l'essere in Europa e nel Mediterraneo, poiché l'Europa intera è nel Mediterraneo.»
(Da Discorsi parlamentari, a cura di Emilia Lamaro, Camera dei deputati, 1996.)

 

«Non basta dire, per avere la coscienza a posto: noi abbiamo un limite, noi siamo dei politici e la cosa più appropriata e garantita che noi possiamo fare è di lasciare libero corso alla giustizia, è fare in modo che un giudice, finalmente un vero giudice, possa emettere il suo verdetto.»
(da un discorso alla Camera sullo scandalo Lockheed, 11 marzo 1977; da Scritti e discorsi, a cura di Giuseppe Rossini, Cinque lune, 1982)

 

«Parliamo, giustamente preoccupati, di distacco tra società civile e società politica e riscontriamo una certa crisi dei partiti, una loro minore autorità, una meno spiccata attitudine a risolvere, su basi di comprensione, di consenso e di fiducia, i problemi della vita nazionale. Ma, a fondamento di questa insufficiente presenza dei partiti, non c'è forse la incapacità di utilizzare anche per noi, classe politica, la coscienza critica e la forza di volontà della base democratica?»
(Dall'intervento al Consiglio Nazionale della DC, Roma, 18 gennaio 1969)

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